Piano editoriale Linkedin: l’analisi della concorrenza

Come dice il nostro passerotto qui a fianco è importante avere un piano editoriale strutturato per gestire al meglio contenuti, tempi e metodi per le pubblicazioni sulla propria pagina aziendale di Linkedin.

Su Linkedin chi ha un piano (editoriale) va lontanto

Prima di creare il proprio piano editoriale, analizzare cosa fa la concorrenza

Se non guardi ciò che fanno i tuoi concorrenti, ti stai privando di informazioni preziose per il successo del tuo posizionamento su Linkedin.

Nella fase di creazione di un piano editoriale Linkedin è molto importante sapere cosa fanno i nostri competitor, come lo fanno e se ci sono errori sulla loro pagina per migliorare l’esperienza della nostra buyer persona a cui vogliamo rivolgerci. Per questo un’analisi benchmark è la prima cosa che pianifico quando mi viene affidata la gestione di una pagina aziendale Linkedin.

  • Analisi qualitativa e quantitativa, devo essere ingrado di dare delle risposte a queste domande:
  • Quale strategia hanno scelto gli altri?
  • Quale contenuto funziona di più nel loro caso?
  • Quanto spesso pubblicano?
  • Quali sono i loro punti di forza e quali i punti di debolezza?
  • Quanto sembrano investire in advertising
  • Seguono le best pracrices di LinkedIn?

Quali sono i vantaggi che derivano dalla conduzione di un’analisi della concorrenza

Come suggerisce il nome, si tratta di esplorare le aziende, in questo caso le loro pagine Linkedin, che competono nello stesso settore o nella stessa nicchia di mercato di prodotti e servizi. Di solito viene eseguita un’analisi approfondita dei primi cinque concorrenti.

COMPRENDI LA CONCORRENZA

La prima cosa è che possiamo capire cosa fa la concorrenza e cosa offre ai clienti.
In questo modo, possiamo sapere come mantenere il nostro vantaggio competitivo.

STUDIA IL POSIZIONAMENTO

Come hanno ottimizzato la pagina: il testo chi siamo è chiaro ed efficace? Hanno inserito i settori corretti? Quali hashtag vengono usati? Hanno un pay-off? Hanno una call to action ricorrente?

IDENTIFICA LE AZIONI MIGLIORI

L’analisi della concorrenza consente di sapere cosa funziona e capire su quali prodotti o servizi puntano maggiormente. Possiamo fare una mappatura degli errori, così da fornire loro un’esperienza migliore sulla nostra pagina Linkedin.

ANALISI QUALITATIVA

Analizzare le pagine per ottenere dati qualitativi (non numerici). Raccolgilendo dati sugli argomenti trattati e quelli con più rilevanza, che tipo di media usano, immagini, video, infografica. Come sono le loro call to action e dove portano.

ANALISI QUANTITATIVA

Altrettanto utile raccogliere dati quantitativi (numerici). Raccolgilendo dati sia sul volume che sull’engagement. Quanti post fanno alla settimana? Quante sono le interazioni? Quanto è numeroso il network? Quanti dipendenti contribuiscono?

STILE VISIVO

Il visual grafico è molto importante per comunicare professionalità e credibilità. Vedere se hanno una brand identity accattivante e coerente con la filosofia del brand e del settore. Attenzione particolare alle loro scelte di copertina della pagina, colori e font.

PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA 

I punti di forza sono individuati dalla possibilità di cogliere i suggerimenti, migliorare i processi e la comunicazione rispetto a quella dei competitor. I punti deboli mettono l’accento sul vantaggio competitivo che si potrebbe ottenere rispetto a quanto pubblicato online. Alcuni di questi punti, siano essi positivi o negativi, possono offrire una panoramica completa, chiara e trasparente per definire un piano editoriale che si inserisca perfettamente nel contesto.

ANALISI PAROLE CHIAVE

Per ogni settore, c’è un gruppo di parole chiave da utilizzare. La piattaforma Linkedin usa un algoritmo che LEGGE le parole chiave. Migliore è la loro posizione all’interno dell’ottimizzazione della pagina dei tuoi concorrenti, maggiori saranno gli sforzi che si devono fare nella strategia per scavalcarli nella ricerca.
Se non conosci le parole chiave di settore, consiglio di richiedere un’analisi personalizzata da uno specialista SEO

In conclusione…

L’analisi della concorrenza deve essere alla base di qualsiasi strategia Linkedin, perché se la nostra buyer persona non ottiene ciò che sta cercando sulla nostra pagina, andrà ad effettuare una nuova ricerca.

Ecco perché il punto zero sarà capire e comprendere bene cosa offrono i nostri competitor in modo da poter progettare una strategia con un Linkedin USP (Unique Selling Proposition) efficace ed unico.

E soprattutto non è uno sforzo da fare all’inzio del progetto ma è anche un compito da portare avanti regolarmente nel tempo con verifiche periodiche, perché su LinkedIn tutti cercano di migliorare la propria presenza anche la concorrenza…

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