L’Employer branding che funziona: tre esempi

In un mercato del lavoro sempre più competitivo, saper attrarre i migliori talenti è fondamentale e per farlo occorre avere un employer brand attrattivo accompagnato da una solida strategia di employer branding.

Secondo Beamery, il 59% dei datori di lavoro dice che l’employer branding è uno dei componenti chiave della loro strategia globale delle risorse umane. Ecco perché sempre più aziende scelgono di investire nelle loro strategie di employer branding.

Qual è la differenza tra employer brand e employer branding?

Un employer brand è diverso dall’employer branding, ma entrambi sono usati per attrarre e trattenere i migliori talenti.

Un employer brand è il modo in cui siete percepiti nel vostro settore e la vostra promessa ai vostri dipendenti. Espone la vostra cultura aziendale, l’impegno dei dipendenti e la loro soddisfazione – di solito attraverso l’uso della vostra pagina delle carriere.

L’employer branding, d’altra parte, è il processo di costruzione e mantenimento del vostro employer brand. Le aziende creano personas di candidati, definiscono proposte di valore per i dipendenti e implementano campagne come parte delle loro strategie di employer branding.

Per tenere il passo con la concorrenza, dai un’occhiata a queste tre aziende capaci di investire nell’employer branding e diventare ambite destinazioni per i lavoratori.

Heineken

Forti del successo della loro famosa campagna “Go Places” nel 2016, che ha visto un aumento del 56% delle candidature (fonte: https://www.marketingweek.com) nel 2019 l’hanno aggiornata in “Go Places 2.0”. 

Il principio è sempre stato lo stesso: mostrare come l’universalità del brand è il frutto delle personalità uniche e delle ambizioni dei propri dipendenti.

Con la campagna Go Places 2.0, Heineken spera non solo di dimostrare la diversità delle opportunità a disposizione dei candidati, ma anche di mostrare le caratteristiche che guidano l’organizzazione e continuano a fare di Heineken un ottimo posto di lavoro.
Mettendo in mostra la nostra cultura e le caratteristiche comportamentali desiderate, speriamo di mantenere la posizione di Heineken come datore di lavoro privilegiato in tutto il mondo, e in particolare in quei mercati chiave per la crescita dell’azienda.

 

Chris Van Steenbergen, Chief Human Resource Officer at HEINEKEN

Nella loro strategia di “promozione” del brand hanno aggiunto un’intervista digitale interattiva per potenziali candidati. Un modo per mostrare la cultura dell’azienda e illustrare le opportunità di lavoro, al termine dell’intervista, i candidati ricevono un profilo personale, come “pioniere” o “investigatore” e sono invitati a candidarsi con il loro CV e profilo LinkedIn.

Come dice Chris Van Steenberg “vogliamo fare di Heineken un datore di lavoro privilegiato in tutto il mondo”.

L’Oréal

L’Oréal  è costantemente venerata come una delle migliori aziende per cui lavorare in tutto il mondo. Questo è dovuto a vaste campagne e tecniche di employer branding.

Il salto di qualità è stato fatto anni fa quando hanno definito e creato una completa e riconoscibile proposta di valore comune per i dipendenti di tutto il mondo. Riassunta nel titolo “Un’esperienza emozionante, una cultura di eccellenza”.

Hanno investito in iniziative contenuti su diverse diverse piattaforme digitali, da YouTube a Flipboard. Secondo CareerBuilder, il 70% dei loro follower su LinkedIn sono interessati a candidarsi per un lavoro con il marchio.

Il successo della propria strategia di employer branding è il risultato di aver agito seguendo un semplice principio: “Servire il contenuto giusto, al pubblico giusto, al momento giusto”.

Oggi un candidato, nella sezione dedicata allo sviluppo delle carriere nel loro sito, può trovare decine di consigli e contenuti video con cui vivere l’esperienza di far parte del gruppo, riassunta in una efficace tagline “La libertà di andare oltre”

Human Relations at L’Oréal is first and foremost about our steadfast conviction that our employees have always made, and will continue to make, the difference. 

Jean-Claude Le Grand , Executive Vice-President Human Relations L'Oréal

Starbucks

Starbucks è un’altra azienda riconosciuta a livello globale, ed è anche famosa per il suo employer brand. L’azienda è particolarmente nota per la sua presenza sui social media, che pubblicizza la sua cultura “familiare” aziendale e coltiva una comunità online per i suoi dipendenti.

Starbucks ha creato account Instagram e Twitter appositamente per chi cerca lavoro, ed è qui che l’azienda mostra il suo apprezzamento per i dipendenti attuali e interagisce con quelli futuri. Ha anche un hashtag dedicato (#sbuxjobschat) che permette ai potenziali assunti di interagire e conversare.

Per esempio, Starbucks usa le sue piattaforme di social media per congratularsi con i dipendenti per la laurea. Questo è un modo per mostrare la loro cultura aziendale e promuovere uno dei suoi benefici per i dipendenti: la retta gratuita.

Una strategia di employer branding che si concentra così tanto sui social media ha anche il vantaggio del contenuto generato dagli utenti (UGC). Invitando i dipendenti attuali e potenziali a interagire con il suo marchio online, Starbucks sta creando un team di ambasciatori del marchio di cui chi cerca lavoro può fidarsi. Ecco perché chiama i suoi 330.000 dipendenti globali “partner” piuttosto che “dipendenti”.

We are not in the coffee business serving people, we are in the people business serving coffee.

Howard Schultz, CEO Starbucks

Seguo con grande interesse l’attività social di Giampaolo Grossi, General Manager di Starbucks Italy Srl, è un ottimo esempio di comunicazione CEO branding e di leader attento alla strategia aziendale in ottica Employer Branding che riassume in questa frase la sua vision.

“Credo che le cose più importanti che un’azienda deve mantenere siano la lealtà, la trasparenza, e il senso di servant leadership. Come ho detto più volte è finito il tempo di “Io sono il boss e tu sei dipendente” anche perché tanto non funziona. Secondo me i CEO delle aziende devono imparare a mettersi nei panni delle persone che portano avanti l’azienda.”

Usa queste case study come spunto per iniziare a creare una strategia di Employer Branding Experience, oppure se vuoi contattami sarò felice di accompagnare te e il tuo team per impostare una strategia costruita sulla vostra realtà.

Condividi questo articolo