Le parole giuste al momento giusto, l’arte della corretta motivazione

Motivare il proprio personale è uno dei compiti più difficili per un manager e i soldi spesso non sono l’unica soluzione.

Alla base di tutto c’è la piramide dei bisogni di Maslow che mostra i vari step necessari per arrivare all’autorealizzazione.
Ogni individuo sale e scende i gradini di questa piramide spinto da due forze principali, quello che è in grado di fare e quello desidera fare.

Se i bisogni base restano immutati nel tempo (mangiare, respirare, dormire, etc) più si sale e più questi cambiano e si evolvono con il passare del tempo.Scala dei bisogni

La “necessità” di essere collegati via web in ogni momento è un bisogno importante per le nuove generazioni di lavoratori, concetto impensabile fino a solo vent’anni fa.

Per arrivare in cima alla piramide ogni individuo segue un percorso diverso invertendo anche l’ordine e l’importanza dei gradini.

La realtà lavorativa che accompagna la persona durante tutta la sua vita è quella che ha il maggior peso nel raggiungimento del vertice. Qui però i bisogni di ogni individuo entrano in contatto con i bisogni di altre persone e con i bisogni dell’organizzazione. Già perché anche l’azienda ha la sua scala di bisogni, da quelli base come fornire un posto sano e sicuro in cui lavorare alle azioni da compiere per il raggiungimento dei propri obiettivi.

Per questo i bravi manager e i professionisti ben preparati delle risorse umane sono consapevoli della necessità di usare strategie differenti per scegliere, formare, sviluppare e motivare i collaboratori.

I discorsi motivazionali

Sono tanti i modi per motivare, dalla ricompensa al complimento, dal coinvolgimento al coaching e tutti devono portare ad infondere nella persona quel senso di appartenenza e soddisfazione che lo porti a raggiungere l’autorealizzazione.

Un leader efficace è in grado, già solo con le parole, di “catturare” l’attenzione del singolo o del gruppo e convincerlo a fare quel salto necessario per salire di un ulteriore gradino.

Ci sono fiumi di studi socio-psicologici a cui far riferimento e persone molto più preparate ed esperte di me che possono spiegare, in maniera più dettagliata, le strategie per motivare i differenti tipi di lavoratori, nei loro differenti ruoli e con le loro differenti personalità.

Io per cercare di illustrarvi alcune di queste strategie mi affido ad Hollywood proponendovi alcuni spezzoni di film più o meno conosciuti.

Good Will Hunting  (Will Hunting, genio ribelle)

Un racconto commovente di un giovane ribelle che lotta per trovare la propria identità. Will è un genio, può risolvere complessi problemi matematici, ma non ha la soluzione per i problemi che lo divorano nell’inconscio. Finché un giorno trova uno psicologo a sua volta schiavo dei propri demoni che è in grado di capirlo, superare la diffidenza, aprirgli la mente e il liberare il suo cuore.

Nel film ci sono diverse scene “utili” dal punto di vista emozionale, questa che ho scelto è il discorso dell’amico Chuckie che spinge Will a pretendere di più da se stesso. Chi ha un talento e la possibilità ha l’obbligo morale di sfruttarlo, non per se stessi ma per rispetto a chi farebbe carte false per essere al posto suo.

Sarebbe un insulto se sarai ancora qui a fare le stesse cose tra vent’anni

Da proporre a tutti coloro tendono a sedersi, accontentarsi e gettare la spugna prima ancora di combattere

Jerry Maguire

Jerry Maguire è un agente sportivo di successo, ha tutto quello che si possa desiderare. Finché ha un’illuminazione morale e viene licenziato per averla espressa. Perde tutti i clienti ad eccezione di Rod Tidwell un egocentrico giocatore di football che decide di dargli fiducia e parte nella difficile impresa di ricostruire la propria vita professionale rimanendo fedele ai suoi nuovi valori.

Il film è un’interessante esempio di come il denaro e il potere facciano perdere il vero senso etico del lavoro. Le persone vengono sempre prima di tutto. Il personaggio di Dicky Fox (mentore di Jerry) appare occasionalmente con frasi efficaci ad effetto diventate dei mantra tipo

“The key to this business is personal relationships.”

La scena scelta è quella in cui Rod e Jerry tornano a casa dopo una partita, non è stata una buona performance e Jerry dice esattamente tutto quello che non ha detto fino a quel momento al suo cliente. Il succo del discorso è che lo accusa di giocare solo pensando al contratto, ai soldi che avrebbe dovuto guadagnare, di lamentarsi in continuazione e di scaricare sugli altri la colpa dei propri insuccessi.

Per tutti coloro che non mettono la voglia e la passione in quello che fanno

Any given sunday (Ogni maledetta domenica)

Tony D’Amato è un allenatore di calcio anziano si ritrova a gestire il suo futuro personale e professionale mentre cerca di tenere unita la sua squadra. Perde il  giocatore più importante che viene rimpiazzato da un giovane sconosciuto che diventa subito una star. Tony deve rivedere i propri piani di gioco e adattarsi al nuovo “mondo” del football dove tutto è un business e la vittoria è l’unica cosa che conta. 

Anche se è stato utilizzato per centinaia di scopi in questa raccolta di clip motivazionali non poteva mancare il famoso “inch by inch” di Al Pacino.
Qui lo scopo del discorso è far prendere coscienza che è la squadra quello che conta, che l’individuo è fuzionale al successo della squadra, ognuno deve dare il massimo per raggiungere l’obiettivo.

“Dovete guardare il compagno che avete accanto, guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra, consapevole del fatto che quando sarà il momento voi farete lo stesso per lui. Questo è essere una squadra signori miei. Perciò o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente.”

Da proporre per stimolare la collaborazione e il lavoro di gruppo

Up in the air (Tra le nuvole)

Ryan Bingham di lavoro licenzia le persone. È bravo nel suo lavoro ed è costantemente in volo da una città all’altra tanto da puntare all’obiettivo di dieci milioni di miglia come frequent flyer. Obiettivo minacciato dall’arrivo di Natalie, che convince il boss a rinunciare ai viaggi in favore delle videoconferenze. Per difendere il proprio lavoro e dimostrare che lei si sbaglia,  la porta con se in uno dei suoi viaggi. Inizia così a rendersi conto della vuota realtà della sua professione e capire di aver commesso diversi errori.

Un film “educativo” sulle dinamiche e le relazioni con il personale che induce molto a riflettere sul mondo del lavoro nelle grosse corporation.

Lo spezzone scelto è quello del licenziamento di un impiegato che ha passato tutta la propria vita nell’azienda. Una vita gettata secondo Ryan che gli rinfaccia di essersi accontentato con un lavoro che gli ha dato solo la sicurezza economica invece di cercarne uno che gli avrebbe dato anche soddisfazioni personali.

Vedo persone che lavorano nella stessa azienda per tutta la loro vita, timbrano l’entrata, l’uscita e non hanno mai un momento di felicità

Per chi pensa sia ormai tardi per rimettersi in gioco con un nuovo incarico o nuove sfide

Rudy (Rudy – Il successo di un sogno)

E’ la storia vera di Rudy Ruettiger. Un ragazzo cresciuto in una famiglia cattolica e operaia che ama il football dell’università di Notre Dame. Il suo scontato futuro è il lavoro nell’acciaieria come padre e fratelli, ma il suo sogno è giocare nella nella sua amata squadra. Purtroppo i suoi voti sono bassi, le sue capacità atletiche scarse ed è troppo piccolo per quello sport. Ha però tanta passione, voglia e deteminazione che l’hanno portato ad entrare sia ll’universtià che nella squadra.

Nel film ci sono due momenti chiave uno è quando i compagni consegnano ad uno ad uno la propria maglia all’allenatore rifiutandosi di giocare se non mette in squadra con loro Rudy e l’altro è quello che ho scelto.
Un inserviente con cui è diventato amico gli fa capire che non ha senso mollare a quel punto. Giocare titolare o meno non è importante, quello che è importante è il percorso fatto e tutto quello che ha ottenuto lungo la strada. Abbandonare è una scelta lecita ma se lo si fa con motivazioni errate ci si porta dietro pericolosi rimpianti che condizionano il resto della propria vita.

In questa vita non devi provare niente a nessuno tranne che a te stesso

Per ricordare che il lavoro quotidiano è sempre utile anche se non si vedono subito i frutti

Talladega Nights: The Ballad of Ricky Bobby  (Ricky Bobby – La storia di un uomo che sapeva contare fino a uno)

Ricky Bobby è il miglior pilota della NASCAR, è sempre il numero uno grazie anche all’aiuto del compagno e amico Cal che non si impegna mai a fondo per lasciarlo vincere. Ma con l’arrivo di un forte pilota francese proveniente dalla Formula Uno, il talento e la passione di Ricky Bobby sono messe a dura prova.

Una simpatica commedia ben fatta sul mondo ipercompetitivo delle corse d’auto e dell’influenza che questo ha nei rapporti tra le persone. Un film che da noi è passato inosservato un po’ per la specificità dell’argomento e molto per la disgraziata idea di tradurre così il titolo.

In questa coinvolgente clip, che vale la pena di essere vista se non altro per la performance dell’attrice Amy Adams e la canzone dei Journeys, c’è il momento in cui uno sfiduciato Bobby, incapace di fronteggiare adeguatemente la nuova situazione, medita il ritiro e Susan gli ricorda che nella vita non basta pensare ma bisogna agire.

Da proporre a chi è demotivato e ha perso il fuoco che aveva dentro

Friday night lights

Questo film tratto dall’omonimo romanzo di successo racconta un anno della squadra dell’High School di Odessa nel Texas una cittadina che ha avuto la sua gloria nel boom dei pozzi di petrolio e che vive un costante irreversibile declino. La squadra è tutto per loro e i ragazzi hanno il difficile compito di dover vincere sempre per dare gioia e speranza alla comunità.

Un libro, un film e anche una serie televisiva che mostra la realtà, le difficoltà e le dinamiche sociali della provincia americana.
Come tutte le storie di sport di squadra il momento più emozionante è il discorso dell’allenatore prima della partita decisiva. Il suo compito è trovare le parole giuste per motivare tutti dai fuoriclasse alle semplici comparse.

In questa clip il coach Gaines nell’intervallo della partita finale deve motivarli a fare l’ultimo sforzo. Lo fa incentrando il discorso sul significato di “essere perfetti” non solo da un punto di vista tecnico ma soprattutto da un punto di vista di atteggiamento mentale.

Essere perfetti significa poter guardare il proprio amico negli occhi e sapere che non l’hai deluso

Per ricordare che il successo va oltre il semplice risultato

Glengarry Glen Ross (Americani)

Questo film racconta il dietro le quinte di un agenzia immobiliare americana. La direzione mette una grossa pressione sui venditori imponendo una scadenza per raggiungere gli obiettivi di fatturato, pena il licenziamento. Questo stravolge la vita dei venditori che si trovano a dover inventarsi di tutto pur di mantenere il posto.

Questo spezzone mostra il momento in cui un “pezzo grosso” dell’azienda comunica la notizia ai venditori.

L’ho voluto inserire perchè purtroppo in molti settori è una prassi ancora attuale e ci sono ancora direttori convinti che funzioni il metodo del bastone e la carota.
Oggi usare la minaccia del licenziamento come molla per spingere ad impegnarsi di più per ottenere i risultati non è più accettabile, oltre ad essere controproducente. La prima risorsa di un’azienda sono le persone, ingorare questo assunto oggi è un biglietto di sola andata verso il fallimento.

Tu non sei niente. Sei una brava persona? Non me ne frega niente. Un buon padre? Vai a casa tua a giocare con i ragazzini. Volete lavorare qui? Chiudete i contratti

Se credete che questo sia il metodo adatto per motivare i collaboratori, allora sono preoccupata per il futuro della vostra organizzazione.

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