La regola delle 5 W per il piano editoriale su Linkedin
La regola delle 5 W è considerata la regola principale dello stile giornalistico, adottata ovunque sia necessario comunicare scrivendo in modo chiaro ed efficace. Questa regola è stata canonizzata dal giornalismo anglosassone, ma era già applicata in pratica fin dall’antichità da autori come Cicerone o San Tommaso d’Aquino.
Le 5W stanno per ‘Who? What? When? Where? Why?’ e cioè chi, cosa, quando, dove e perché. Se il testo che scrivete riesce a rispondere a tutte queste domande allora siete sulla buona strada. Certo la scelta delle parole, lo stile, il contesto hanno la loro importanza nel giudizio complessivo, ma senza le cinque W non si avrà una narrazione completa e coinvolgente.
Assodato che ogni articolo o post pubblicato sulla vostra pagina o profilo LinkedIn dovrebbe seguire sempre questa regola, il mio consiglio è quello di allargare la vostra prospettiva e cercare di applicare la regola a tutta la vostra narrazione.
Mi spiego, il piano editoriale della pagina Linkedin (troppo spesso assente o banalizzato in una calendarizzazione) è la chiave per mantenere l’interesse del lettore. Decidere come strutturare e presentare i contenuti fa tutta la differenza del mondo.
Quindi perché non utilizzare una strategia efficace come la regola delle 5W anche per il vostro piano editoriale? Pensate a tutti i contenuti della pagina come se fossero un articolo unico e cercate di fare in modo che rispondano alle cinque domande.
Il messaggio/contenuto/obiettivo può sempre essere presentato in forma diversa. Bisogna solo cambiare il fuoco, il soggetto, il punto di vista di volta in volta su una delle 5 W, arricchendo così la varietà della narrazione.
Who? Chi?
Scrivere di persone dell’azienda, del settore, accademici. Che siano profili, interviste o estratti di articoli e biografie. Qualunque sia l’argomento da condividere, veicolarlo tramite la narrazione di una persona reale è una buona pratica che crea empatia e che periodicamente deve essere riproposta.
What? Cosa?
Questa è la regola più usata, il soggetto tende sempre ad essere una cosa, che sia un prodotto, un servizio, un processo. Il rischio è che i contenuti risultino aridi, ripetitivi, poco incisivi ed empatici. Una pagina LinkedIn non è un catalogo o una vetrina di prodotti. Se il “What” è debole, cercate di trasformarlo raccontandolo con una delle altre quattro W.
When? Quando?
Gli eventi, le timeline, gli anniversari o le date importanti sono una valida alternativa per arricchire la pagina LinkedIn e rendere più bilanciati i contenuti. Legare un concetto ad un anniversario è un buon modo per riproporre contenuti che hanno suscitato interesse o storie di successo.
Where? Dove?
L’obiettivo della pagina LinkedIn è avvicinare i lettori alla realtà aziendale. Nel piano non devono mancare articoli o post che contestualizzo luoghi reali magari raccontati dai protagonisti stessi, in chiave di strategia Employer Branding autentica. Molto utile e di grande impatto è anche descrivere e parlare delle attività extra-lavorative e/o di impegno sociale sul territorio.
Why? Perché?
Qualunque contenuto pubblicato ha una sua ragione, un motivo, un perché più o meno esplicito. Scegliere di raccontare focalizzandosi sul perché è un buon modo per mostrare l’etica e l’anima dell’azienda e delle persone che la compongono. Condivisione e trasparenza stimolano sempre commenti e conversazioni.
Se non avete chiaro come strutturare il vostro piano editoriale la regola delle 5W è senza dubbio un buon punto di partenza, se poi volete qualcuno che vi affianchi nel percorso di content management su Linkedin il passerotto rosso sarà felice di guidarvi.